Fratelli nel Signore, voglio spiegarvi mediante le Scritture cosa trattiene la manifestazione dell’empio, che è l’anticristo che deve venire (cfr. 1 Giovanni 4:3), e perciò cosa deve prima accadere affinché l’anticristo sia manifestato.
Allora, l’apostolo Paolo nella sua seconda epistola ai santi di Tessalonica dice quanto segue:
“Or, fratelli, circa la venuta del Signor nostro Gesù Cristo e il nostro adunamento con lui, vi preghiamo di non lasciarvi così presto travolgere la mente, né turbare sia da ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche epistola data come nostra, quasi che il giorno del Signore fosse imminente. Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figliuolo della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch’egli è Dio. Non vi ricordate che quand’ero ancora presso di voi io vi dicevo queste cose? E ora voi sapete quel che lo ritiene ond’egli sia manifestato a suo tempo. Poiché il mistero dell’empietà è già all’opra: soltanto v’è chi ora lo ritiene e lo riterrà finché sia tolto di mezzo. E allora sarà manifestato l’empio, che il Signor Gesù distruggerà col soffio della sua bocca, e annienterà con l’apparizione della sua venuta. La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigî bugiardi; e con ogni sorta d’inganno d’iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno ricevuto l’amor della verità per esser salvati. E perciò Iddio manda loro efficacia d’errore onde credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non han creduto alla verità, ma si son compiaciuti nell’iniquità, siano giudicati” (2 Tessalonicesi 2:1-12)
Dunque, secondo la Scrittura, prima della venuta del Signore e il nostro adunamento con lui, deve manifestarsi l’empio, l’avversario, l’uomo del peccato, il figlio della perdizione, come anche deve venire l’apostasia.
Ora, in merito alla manifestazione dell’empio, Paolo dice ai santi: “E ora voi sapete quel che lo ritiene ond’egli sia manifestato a suo tempo” (2 Tessalonicesi 2:6), per cui ora come allora c’è qualcosa che impedisce che l’empio sia manifestato. Ed è di questo qualcosa che voglio parlarvi. Continua a leggere →